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Il progetto di tele-video-conferenza

L’Istituto Gaslini inaugura all’interno dell’ospedale pediatrico il proprio “Centro Multimediale” dotato di sofisticate apparecchiature di tele-video-conferenza, all’interno della Scuola Professionale “Lorenza Gaslini”.
Non un semplice collegamento per video conferenza, ma la possibilità di mettere in comunicazione simultanea medici e dati diagnostici in modo da ottenere second opinion all’avanguardia in tempo reale, per patologie dove la tempistica nella diagnosi e nel controllo del percorso di cura può fare la differenza sugli esiti.
“Queste attrezzature permettono infatti regolari contatti tra specialisti in tutto il mondo in grado di collegare il personale del Gaslini con i propri partners clinici e scientifici, dagli ospedali italiani d’eccellenza ai Children’s Hospital europei e americani – spiega Paolo Petralia, direttore generale del Gaslini e presidente dell’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani (AOPI) - e consentono di condividere corsi di formazione, di effettuare teleconsulenze multidisciplinari in tempo reale, con risposte rapide ma autorevoli, diminuendo così i costi elevati dei “viaggi della speranza” e degli spostamenti dei medici; esse" continua il direttore "consentono più facilmente di unire gli sforzi e le conoscenze dei nostri ricercatori trasferendo le informazioni provenienti dalla ricerca diretamente al letto del malato”.
Il progetto è stato supportato fin dal principio dal dottor Giovanni Dallorso, papà del piccolo Nicola, mancato a causa di un medulloblastoma. Giovanni Dallorso, d’accordo con i medici del Gaslini, ha girato il mondo per ottenere secondi pareri in cerca di terapie sperimentali utili ad aiutare Nicola, non dandosi pace nella ricerca di una terapia per il suo bambino. “Ancora oggi, purtroppo, non ci sono soluzioni per tutti, e 20 bambini con Medulloblastoma su 100 non ce la fanno, tuttavia cominciamo ad avere più conoscenze, qualche farmaco biologico o “intelligente” è a disposizione ma, soprattutto, oggi siamo sempre più persuasi che, per vincere queste malattie, sia importante la ricerca e più condivisione di progetti e collaborazioni"  spiega la dottoressa Maria Luisa Garrè neuroncologa presso l’UO Neuroncologia dell’Istituto Gaslini diretta dal dottor Armando Cama, e coordinatrice del progetto con il supporto tecnico di Simone Lightwood e Gianni Beretta, del Sistema Informatico Aziendale (SIA). "Si deve offrire a tutti i genitori la stessa possibilità di conoscenza delle cure migliori, incluse quelle “sperimentali” di malattie rare gravi, siano esse tumorali, metaboliche, genetiche o su base autoimmunitaria o mal formativa”
L’ABEO Liguria ha supportato il progetto ideato e finanziato dal dottor Dallorso e ARTUCEBA ha completato lo sforzo economico regalando oltre alla monostazione presso l’Ospedale di Giorno del Gaslini, anche altre due presso la UO di Radioterapia dell’IST- San Martino e il Policlinico di Catania); altri privati (Famiglie Barbato, Calautti, Righetto) hanno acquistato complementi di arredi o di attrezzature informatiche allocate presso il Day Hospital Neuroncologico dell’Ospedale di Giorno. Le dotazioni di televideoconferenza donate saranno accessibili a tutti gli operatori sanitari del Gaslini (medici e infermieri) e a disposizione della Scuola Lorenza Gaslini coordinata da Laura Fornoni, per la registrazione e la condivisione in streaming di eventi formativi. Il servizio opererà con il supporto del SIA diretto da Simone Lightwood, che insieme a Gianni Beretta ha avuto parte rilevante nella realizzazione tecnica del progetto. Le donazioni a favore del progetto Centro multimediale e apparecchiature di televideoconferenza hanno avuto un valore complessivo di 80.000 euro (60.000 famiglia Dallorso, 20.000 Artuceba), al quale si aggiungono donazioni per arredi e attrezzature a favore del Day Hospital del valore complessivo di 20.000 euro (famiglie Richetto, Barbato, Calauttti), per un totale complessivo del progetto di 100.000 euro.

Next Generation Sequencing: applicazioni innovative in diagnostica e ricerca in Liguria

 

Si terrà venerdì 7 novembre dalle ore 10 alle ore 17.00 presso l’Aula Magna dell’Istituto Gaslini (pad. 16 piano terra) il Convegno dedicato ai primi risultati ottenuti in Liguria dall’applicazione della nuova tecnologia Next Generation Sequencing nello studio delle malattie genetiche.

“Vogliamo fare il punto delle nostre esperienze genovesi, augurandoci che la nuova diagnostica per le patologie studiate al Gaslini possa essere proposta a livello nazionale e anche internazionale” spiega il prof. Roberto Ravazzolo direttore U.O. Genetica dell’Istituto Gaslini. Negli ultimi 3-4 anni questa nuova tecnologia si sta affermando nei principali centri in cui si svolgono studi su malattie genetiche, con la prospettiva che le metodologie tradizionali vengano via via sostituite da nuovi metodi di diagnosi.

“Il vantaggio dell’NGS rispetto ai metodi tradizionali è che si possono analizzare quantità di DNA, in termini di basi sequenziate, di gran lunga superiori con tempi e costi che non sono neppure paragonabili rispetto al sequenziamento tradizionale” spiega il prof. Roberto Ravazzolo.

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Nuove scoperte sull'Herpes

Scoperto il meccanismo molecolare grazie al quale l'Herpes si ripresenta periodicamente creando le caratteristiche lesioni della pelle ("fuoco di sant'Antonio") o delle labbra.

È il frutto di una ricerca internazionale coordinata dal Gaslini di Genova e pubblicata sulla rivista dall'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (PNAS). Il meccanismo è stato individuato nello Herpesvirusalfa (che comprende anche l'Herpes Simplex e il virus VaricellaZoster dell'uomo) e gli permette di sottrarsi al controllo delle cellule NK, un tipo di globuli bianchi che giocano un ruolo importante nelle difese contro tumori e infezioni virali, in particolare infezioni dovute a virus Herpes. Infatti un cattivo funzionamento o un deficit di cellule NK può causare patologie molto gravi quali encefaliti da Herpes.